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VACCINAZIONI PER L'INFLUENZA: "DI QUA, DI LA', DI GIU', DI SU" di Ottavio Di Stefano
ven 13 nov, 2020

Abbiamo sempre cercato di resistere alla tentazione della polemica fine a sé stessa anche di fronte a contraddizioni e decisioni errate. Abbiamo privilegiato la proposta, ricercando sempre e comunque il confronto che, per altro, a livello locale ha avuto riscontro e ha prodotto, se pur con fatica, risultati.

Abbiamo vissuto, viviamo e, purtroppo vivremo, un tempo drammatico e difficile. Difficile per tutti. Per chi deve decidere, per chi è chiamato ad affrontare la malattia.  Abbiamo poche “quasi” certezze.

Il caporedattore di The Lancet, Richard Horton, sostiene, a ragione, che questa è una sindemia (1) (syndemic: termine proposto da Merril Singer nel 1990 che è la crasi di synergy ed epidemic).  

In termini pratici la sindemia esprime le interazioni biologiche e sociali fra malattie croniche non diffusive (le malattie croniche che si assemblano nei nostri Vecchi) e le malattie diffusive, come COVID 19, determinando un peggioramento prognostico.

“…lungi dall’essere una «livella», SARS-CoV-2 è quasi sempre, nei suoi effetti più gravi, l’estremo persecutore dei perseguitati dalla povertà, in primis, dall’ambiente malsano, dall’ignoranza (frutto della mancata istruzione), dalle malattie croniche cardiovascolari (a loro volta, anche se non in tutti i casi, frutto di scorretti stili di vita e alimentari) e dall’età avanzata”. (2)

La prevenzione e riduzione della gravità del maggior numero di infezioni respiratorie nei “fragili” da sempre costituisce un obiettivo di salute in questa stagione e diventa ancor più importante stante la coesistenza con SARS-CoV-2.

L’implementazione diffusa, davvero diffusa, della vaccinazione antinfluenzale è uno dei cardini di questa strategia specie nelle popolazioni target (3): “soggetti di età >65 anni (vaccinarsi anche contro lo pneumococco); soggetti fragili per condizione di vita e di salute, in particolare quelli residenti nelle strutture sociosanitarie e di lungodegenza; operatori sanitari e personale dei servizi pubblici e privati in contesti ad alto rischio di trasmissione (p. es. scuole, trasporti)”. Inoltre, dati preliminari indicano che COVID 19 colpirebbe in misura maggiore i soggetti non vaccinati per l’influenza (e per lo Pneumococco) (4).

La vaccinazione antinfluenzale è una delle poche “quasi certezze” ed infatti “Vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, si raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione”: così recitava una circolare ministeriale del 4 giugno scorso.

I Medici di Medicina Generale hanno ricevuto i primi lotti di 20-30 vaccini, in quattro tranches, a partire dal 20 ottobre scorso. Vaccini da riservare ai pazienti fragili ultrasessantacinquenni e così i colleghi hanno proceduto (per altro il tipo di vaccino era l’unico somministrabile anche a pazienti con patologie severe di età inferiore ed ora pare che non sia più disponibile).

Il 16 novembre era la data stabilita per la consegna di quantità importanti e così i medici hanno programmato un calendario di vaccinazioni nei loro studi o, in accordo con i comuni e altri enti, in sedi messe a disposizione e con personale dedicato, per un rilevante numero di pazienti.

Di ieri la notizia da Regione Lombardia che la data del 16 novembre (non ottobre) di inizio di questa fase della campagna è “saltata”. I vaccini si potranno prenotare (non ritirare) nelle farmacie, da parte dei medici di medicina generale, dal 18 novembre…. forse. Gli appuntamenti, già fissati per gli assistiti, sono tutti da riprogrammare.

Nessuna nota di informazione e spiegazione dalla Regione Lombardia alla popolazione per il disagio recato.

Così, mentre il grande giornalista si chiede perché non ci sono più i medici di famiglia di una volta, molti di questi non potranno ascoltarlo perché impegnati ad informare i propri pazienti ed a riprogrammare le date anche…. se del domani non v’è certezza.

Quousque tandem…. abutere patientia nostra?

Ottavio Di Stefano
13 novembre 2020

1.    Offline: COVID-19 is not a pandemic. Richard Horton The lancet Vol 396 September 26, 2020
2.    Il vaccino al test delle disuguaglianze. Sanità pubblica Simonetta Pagliani www.scienzainrete.it 11. novembre. 2020
3.    Influenza in tempi di COVID-19. Maurizio Bonati e Tom Jefferson 28 settembre 2020 https://www.saluteinternazionale.info
4.    L'associazione tra vaccinazioni influenzali e pneumococciche e infezione da SARS-Cov-2: dati dal sondaggio web-based EPICOVID19. Marianna Noale et al a nome gruppo di lavoro EPICOVID19
Vaccini 2020, 8 (3), 471; https://doi.org/10.3390/vaccines8030471
5.    Ministero della Salute Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021.  04/06/2020

locandina del comune di ospitaletto per le vaccinazioni antinuenzali