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Sanitari per Gaza
lun 01 set, 2025

"Noi operatori sanitari (medici, infermieri, farmacisti, psicologi, tecnici delle professioni sanitarie, medici veterinari, ostetrici, biologi, fisioterapisti, chimici e fisici) scriviamo con preoccupazione questa lettera per descrivere il livello di distruzione causato da Israele al sistema sanitario di Gaza e per denunciare l’utilizzo della fame come un’arma a Gaza, in ennesima palese violazione del diritto internazionale.

Dal 2 marzo 2025 a Gaza è stato imposto un totale blocco in termini di entrata degli aiuti umanitari. Questo, seguito dalla ripresa dei bombardamenti e degli attacchi israeliani, ha causato e causerà un numero inimmaginabile di vittime, distruzione di infrastrutture civili e evacuazioni forzate di massa.

Tra il 7 ottobre 2023 e il 31 luglio 2025, l’OMS ha documentato 735 attacchi contro strutture sanitarie a Gaza e 844 in Cisgiordania e Gerusalemme.

I dati di Medici Senza Frontiere citano un numero di ustionati trattati negli ospedali superiore a 100 al giorno.

Anche i pazienti con patologie croniche e gravi (insufficienza renale, neoplasie, patologie ematologiche, cardiopatie) sono drammaticamente a rischio in questa situazione.

Negli ospedali mancano farmaci, macchinari, strumentazione chirurgica, letti, lenzuola, telini sterili e le misure di controllo delle infezioni sono ridotte al minimo.

Dal 7 ottobre 2023, almeno 1500 operatori sanitari sono stati uccisi da Israele e centinaia arrestati

Va sottolineata anche l’instancabilità dei colleghi, che lavorano senza veri e propri turni di lavoro, pur essendo anche loro soggetti a malnutrizione, trauma fisico e psicologico, e condizioni di lavoro inimmaginabili per noi.

Una nuova emergenza riguarda la fame

L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) sottolinea come l’80% dei bambini a Gaza soffra di malnutrizione e il 65% della popolazione di Gaza non ha accesso a acqua pulita da bere.

La ripresa delle operazioni militari, le evacuazioni forzate, il collasso del sistema alimentare e del sistema sanitario hanno portato a questa drammatica situazione, che richiede una presa di posizione per una immediata e permanente cessazione degli attacchi, l’entrata senza ostacoli di aiuti umanitari, la protezione incondizionata di civili, operatori umanitari e infrastrutture, e l’espletamento di interventi multisettoriali nel campo della nutrizione, della salute, della sicurezza delle acque e dei sistemi di produzione del cibo.

Abbiamo giurato di proteggere la vita umana, e non lo stiamo facendo.

Chiediamo a tutte le Istituzioni di schierarsi, fare pressione per richiedere un immediato e permanente cessate il fuoco e l’ingresso urgente di aiuti umanitari e di cibo a Gaza.

Come già in passato, auspichiamo che i primi a farsi carico di questa richiesta siano proprio gli Ordini Professionali che rappresentano le categorie di noi operatori sanitari. Siamo certi che, leggendo questo breve riassunto della situazione, sarete fermi con noi nella condanna di quanto sta succedendo a Gaza, e sarete quindi al nostro fianco nel richiedere alle Istituzioni politiche di prendere una posizione netta."

28 agosto 2025

Rete dei Sanitari Per Gaza, comitato di Brescia

loghi degli ordini degli operatori sanitari di brescia

Allegato: Lettera sanitari per Gaza.pdf (128 kb) File con estensione pdf