Le telefonate e i messaggi che si accavallano ad ogni ora.
Comunicati, notizie che si susseguono, articoli, faccio fatica a fare ordine.
Tutti si interrogano sul futuro delle prossime ore, giorni, settimane. Aleggia un velo continuo di incertezze.
Ma c’č una cosa certa, vera, incisa sulla pietra.
Tutti i medici bresciani e con loro tutti gli operatori della salute stanno dando l’anima.
Cerco di trattenere l’orgoglio che cresce di appartenere a questa comunitŕ, ed allora mi sovvengono i pochi, pochissimi episodi miserandi di cui ho avuto notizia, ma sono rare eccezioni. Ci penseremo a tempo debito.
Oggi 1 marzo 2020, non da presidente pro tempore di questo Ordine, ma da cittadino bresciano devo solo dire grazie alle dottoresse e ai dottori che stanno provando in vivo la malattia acquisita mentre curavano i loro malati.
E ancora grazie ai medici di medicina generale, ai pediatri di famiglia, ai medici ospedalieri, agli specializzandi ed ai medici del corso di formazione in medicina generale che si sono messi a disposizione senza limiti, ai medici dell’organizzazione e ai medici pensionati che si sono resi disponibili come volontari.
Sono saltati gli orari, i recuperi, le giornate di festa, gli affetti relegati ai messaggi e alle telefonate.
Tutti in campo, giovani, vecchi e meno vecchi con una dimostrazione di senso civico appassionante.
Ed accanto a loro gli infermieri, gli ausiliari, i tecnici e tante altre figure professionali.
Insieme in uno sforzo comune, solidale che quasi commuove.
Questi gli uomini e le donne del nostro sistema sanitario nazionale che lo rendono davvero insostituibile per tutti noi.
Non avevo dubbi.
“sangue, fatica, lacrime e sudore”
Ottavio Di Stefano