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SE POTESSI AVERE.....UN MILIONE
ven 08 gen, 2021

 

Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) ha dichiarato in questi giorni: “noi medici convenzionati siamo in 60 mila, se vacciniamo 20 persone al giorno ciascuno, arriviamo a più di 1 milione di immunizzati ogni 24 ore…. ancora nessuno ci ha chiamato per partecipare alla campagna". Ovviamente sappiamo tutti che i medici e pediatri di famiglia hanno già un elevato impegno lavorativo, divenuto ancor più gravoso, anche se spesso misconosciuto, in questo Annus horribilis. Nell’ambito di una campagna organizzata preparata e condivisa non mancherebbe il loro contributo, ma “ancora nessuno ci ha chiamato per partecipare...”.

E allora davvero non si comprende perché i medici pensionati e non, che si sono canditati (compreso chi scrive) per vaccinare, hanno avuto risposte negative o attendiste. Perché sottolineare questo tema, apparentemente, di minore rilevanza rispetto alla gravità degli eventi?

Perché, si direbbe in clinica, è sintomatico, quasi patognomonico, della realtà che viviamo noi quotidianamente che si scontra con la realtà, quasi virtuale, percepita dai decisori.

Un milione… viene in mente il signor Bonaventura, ma purtroppo non siamo nello storico fumetto. Stiamo vivendo la più grande tragedia collettiva del dopoguerra, ma COVID-19 ha dimostrato che il male che ci colpisce, sì individualmente, rivela la nostra dipendenza e, ciò che più conta, la nostra responsabilità verso gli altri. Non serve, è inutile, ritenere che ognuno si possa difendere solo da sé. Dobbiamo, e non vi è alternativa, prenderci tutti cura di tutti. Insomma, la scoperta, drammatica, di una nuova solidarietà umana è uno strumento poderoso di lotta a SARS-CoV-2.

Intanto è arrivato un primo vaccino ed è prossima la distribuzione di un secondo. Gli esperti ci dicono che, pur migliorando grandemente l’attuale trend, con le attuali dosi disponibili non raggiungeremo in tempi adeguati l’immunità di gregge e purtroppo, ancora competenti analisi (Roberto Battiston, Corriere della Sera 29.12.2020), non escludono una nuova severa, terza ondata.

È in approvazione da parte degli organi autorizzativi un altro vaccino che potenzierà in modo significativo la nostra possibilità di prevenzione ed altri arriveranno nei prossimi mesi. Governo ed Europa non devono lasciare nulla di intentato per garantire ogni fonte di approvvigionamento.

Abbiamo qualche settimana (qualche giorno?) per mettere in atto una macchina organizzativa che non ha precedenti nella storia.

Spesso i fini della medicina sono incerti ed anni di ricerche e di confronti sono necessari per definirli.

Oggi sappiamo quale è il fine: vaccinare più del 75% della popolazione nel più breve tempo possibile, considerando che non conosciamo la durata dell’immunità indotta e quindi la necessità di richiami.

Non è un’impresa semplice, anzi, come dicevo, è una prova epocale senza precedenti. Non ho competenza per fornire elaborati piani ed allora propongo solo alcune idee del tutto criticabili.

Ma di una cosa sono però lapidariamente certo.

E’ indispensabile vaccinare tutti gli operatori della salute, quindi tutti i medici, indipendentemente dallo status lavorativo, e per essere del tutto chiaro anche i liberi professionisti. Insomma, tutti i medici che a qualsiasi titolo svolgano attività clinica.

E siamo al fianco, convintamente, dell’azione incisiva in atto in questa direzione da parte del nostro Presidente della Commissione Albo Odontoiatri. Ripeto: tutti i liberi professionisti. I pazienti che si rivolgono a questi colleghi, e i medici stessi, devono avere le medesime garanzie di tutela della salute previste per le altre categorie. Nei prossimi giorni comunicheremo agli iscritti, liberi professionisti del nostro Ordine, le modalità per accedere ad una lista di adesioni che invieremo in Regione Lombardia per inserirli nel piano vaccinale. Non abbiamo alcuna certezza, ma così ha risposto la stessa Regione ad una richiesta della Federazione Regionale degli Ordini. Continueremo incessantemente ed in modo pressante a sollecitare la Regione.

Arruolare medici, farmacisti, infermieri, assistenti sanitari, personale amministrativo, personale di supporto, volontari, pensionati, giovani, meno giovani. Tutti, nessuno escluso.

Allestire, con tutte le garanzie di sicurezza, sedi di vaccinazione, in collaborazione con i comuni e le altre realtà locali, partendo dalle farmacie capillarmente distribuite sul territorio, in tutti i luoghi possibili ed immaginabili, compresa la sede di questo Ordine.

Avviare fin d’ora percorsi di addestramento.

Una sfida biblica.

Una sfida di sopravvivenza condivisa che si basi sulla gratuità per tutti del vaccino e senza obbligatorietà. Dovremo impegnarci tutti, e l’Ordine per primo, ad ascoltare medici, e non, che manifestino dubbi e perplessità razionali, cercando di persuadere con il dialogo e le evidenze scientifiche.

Le posizioni irrazionali, di fronte al dolore ed alla morte diffusa, non meritano commenti e considerazione.

Una sfida biblica. “Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.”

Anche noi abbiamo davanti una muraglia che sembra invincibile, invalicabile, ed abbiamo poco tempo. Ma la possiamo infrangere e rendere innocua, non con un miracolo, ma con la responsabilità di ognuno di noi se diventa azione solidale di comunità.

«ci dobbiamo persuadere che non c’è isola nella peste».

Ottavio Di Stefano
8 gennaio 2021

Dati di sicurezza ed efficacia dei vaccini pubblicati sul New England Journal of Medicine

https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2034577
https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2035389?query=featured_home