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Dovere e obbligo. Vaccini un anno dopo
mer 29 dic, 2021

 

È passato un anno da quel 27 dicembre che segnò l’inizio della campagna vaccinale.

Esprimo un’opinione ponderata. I vaccini attualmente disponibili hanno ridotto in modo drammatico il rischio di sviluppare una malattia grave, dal ricovero in Terapia Intensiva al decesso, e, se pur in misura minore, la contagiosità.

La variante Omicron è altamente infettiva, più di tutte le precedenti. I primi report scientifici ci dicono che ha un minore impatto in termini di gravità sui soggetti vaccinati, in specie con tre dosi e, forse, in generale.

Sono dati preliminari che attendono conferme. Da sempre, o meglio da Galileo, questo è il progredire della scienza.

Ma se parliamo di “umana” certezza i vaccini hanno dimostrato, ampiamente, ribadisco, efficacia e sicurezza.

Come sapete tutti per i medici è in vigore l’obbligo vaccinale. Un recente decreto-legge (n. 172 del 26 novembre 2021 qui allegato) pone, ora, in capo agli Ordini professionali, per il tramite delle Federazioni Nazionali, la verifica dello stato vaccinale dei propri iscritti:

•    Completamento del ciclo vaccinale primario e a far data dal 15 dicembre della dose di richiamo, fatti salvi gli intervalli temporali stabiliti dalle competenti autorità per l’effettuazione della dose stessa di richiamo,
•    Situazioni di esonero e di differimento dalla vaccinazione per documentate patologie o di insussistenza della vaccinazione stessa (esempio guariti). Queste situazioni devono essere certificate dal proprio medico di medicina generale.

Dovremo quindi, come prevede il decreto, procedere, nei prossimi giorni, a comunicazioni formali.

Questo dice la legge, cui ci atterremo rigorosamente.

Ma non riesco a non pormi una domanda che, vi confido, da tempo mi assilla. Perché un medico non si vaccina? Ho davvero cercato e indagato tutte le motivazioni, ma la domanda rimane sempre lì senza risposta. Ho scritto che rispetto le opinioni, ma da medico, da presidente di Ordine e, ciò che più conta, da cittadino non trovo alcuna possibilità di condivisione.

Omicron è altamente contagiosa e, dicono gli esperti, nei prossimi, pochi giorni, i casi sono destinati ad aumentare grandemente. Per un mero calcolo proporzionale, pur considerando la presunta minor letalità, le ospedalizzazioni, specie per i non vaccinati, aumenteranno e, pure, sul territorio si moltiplicheranno i casi.

Più volte abbiamo parlato della “fatica pandemica” che colpisce tutti, ma in particolare gli operatori della salute. È un susseguirsi, da quasi due anni, di pause, di momenti in cui pare di poter “tirare il fiato”, alternate a condizioni in cui l’impegno fisico e mentale vengono di nuovo messi a dura prova, al limite della sopportabilità.

Certo è il nostro lavoro e dobbiamo resistere. Sconfiggere, o meglio, controllare la pandemia, si è rivelata impresa ardua, difficile, lastricata di imprevisti, ma ce la faremo.

È il nostro lavoro. È un nostro dovere.

E allora uno si illude, e non smetterà di illudersi, che tutti partecipino.

Per il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia
Il Presidente: Dott. Ottavio Di Stefano