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SIPPS. MALATTIA DI KAWASAKI E COVID-19. BERGAMO
lun 25 mag, 2020

 

Di seguito si pubblica quanto pervenuto dal Dott. Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale)

Verdoni et al._ Malattia di Kawasaki e COVID19_Bergamo


Presentazione a cura di Eliana Ruberto

L'articolo riporta uno studio condotto presso la divisione di  Pediatria dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo volto a descrivere  incidenza e caratteristiche di casi di malattia simil-Kawasaki diagnosticati durante l'epidemia di SARS-CoV-2.  

E' uno studio di coorte retrospettivo, in cui i casi di malattia di Kawasaki (definiti secondo i criteri elaborati nel 2017 dalla American Heart Association) sono stati divisi in due gruppi in base alla tempistica della presentazione sintomatica, ovvero prima o dopo l'inizio dell'epidemia di SARS-CoV-2; in particolare:

-  gruppo 1 - intervallo temporale 1 Gennaio 2015-17 Febbraio 2020

-  gruppo 2 - intervallo temporale 18 Febbraio 2020-20 Aprile 2020.

La popolazione in studio ha incluso  19 pazienti nel  gruppo 1 e  10 pazienti nel  gruppo 2.

Dall'analisi comparativa delle due coorti è emersa una  maggiore incidenza di malattia di Kawasaki nel  gruppo 2 rispetto al gruppo 1.
Relativamente alle caratteristiche cliniche, è stata rilevata una  diversa età media di esordio ( 7,5 anni nel gruppo 2  vs 3 anni nel gruppo 1).
Inoltre, nel  gruppo 2 rispetto al gruppo 1 sono emersi  più casi di anomalie ecocardiografiche (rispettivamente 6/10 casi  vs 2/19 casi), K awasaki Disease Shock Syndrome (rispettivamente 5/10 casi  vs zero),  sindrome da attivazione macrofagica (rispettivamente 5/10 casi  vs zero) e  necessità di trattamento steroideo addizionale (rispettivamente 8/10 casi  vs 4/19).

Per quanto attiene l'  infezione da SARS-CoV-2 nel gruppo 2, nella metà dei casi l'anamnesi è risultata contributoria (contatto con caso confermato o sospetto di COVID19). Per la conferma diagnostica sono state utilizzate come metodiche la RT-PCR specifica su tampone nasale (positiva in 2/10 pazienti) e test sierologico qualitativo per la ricerca di IgG e IgM specifiche (positività delle IgG in 8/10 pazienti, delle IgM in 3/8).  

Gli autori segnalano l'esperienza di un centro di terzo livello che si colloca in un'area con alto tasso di infezioni e decessi da SARS-CoV-2.

Ipotizzano che una risposta immune anomala a SARS-CoV-2 in bambini predisposti possa associarsi a una malattia SIMIL-Kawasaki, pur trattandosi comunque di una condizione rara, e segnalano una maggiore frequenza di forme gravi di malattia.

Un limite dello studio è la scarsa numerosità campionaria, ma anche in altri Centri, in Italia ed all'estero, sono state segnalate queste manifestazioni e si sta studiando la casistica.  

Si ricorda, a tal proposito, che il Gruppo di Studio di Reumatologia della Società Italiana di Pediatria ha deciso di sviluppare un progetto di ricerca relativo proprio a malattia di Kawasaki e COVID19 .

 

Allegato: Verdoni Kawasaki BG.pdf (480 kb) File con estensione pdf