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LETTURA A CURA DI EMILIANA BROCCHI, PREMIO BRESCIA PER LA RICERCA SCIENTIFICA 2021
12-02-2021 - WEBINAR

La dott.ssa Emiliana Brocchi, Premio Brescia per la ricerca scientifica 2021, terrà una lettura aperta a tutta la comunità universitaria e alla cittadinanza, dal titolo "Un percorso nelle biotecnologie veterinarie e nella cooperazione internazionale".
 
Venerdì 12 febbraio, alle ore 17.00, in diretta streaming sul canale YouTube:
https://youtu.be/WKSrCxfEpNQ

Il Premio Brescia per la ricerca scientifica 2021, istituito dall'Università degli Studi di Brescia e dall'Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Brescia e destinato a personalità bresciane che si sono distinte nel campo della ricerca scientifica, viene conferito alla dott.ssa Brocchi per il suo significativo contributo nel campo delle biotecnologie applicate alle malattie infettive degli animali. La dott.ssa Brocchi è stata responsabile della struttura complessa Virus vescicolari e Produzioni Biotecnologiche presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia.

Le biotecnologie hanno rivoluzionato le modalità di studio scientifico e acquisizione di nuove conoscenze in tutti gli ambiti della medicina. Termini come anticorpi monoclonali, sequenza genomica, vaccini ricombinanti, test molecolari e antigenici, o altri ancora propri dell’epidemiologia delle malattie infettive, come Rt e immunità di gregge, sono divenuti popolari anche per i non addetti ai lavori a causa della pandemia da covid-19, alla quale la ricerca scientifica ha saputo reagire con prontezza, mettendo a frutto le conoscenze acquisite nell'ultimo trentennio grazie anche al progresso delle scienze biotecnologiche.

Attraverso un excursus delle esperienze vissute durante la sua attività professionale, la dott.ssa Brocchi presenta quali biotecnologie, accanto alle tecniche classiche, sono state sviluppate e implementate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale cittadino per lo studio, la diagnosi e il controllo delle malattie infettive di interesse veterinario e a trasmissione zoonosica.

Obiettivo dell'incontro è anche quello di presentare la molteplicità e varietà del mondo veterinario rispetto all'ambito umano - pur nell'analogia delle metodologie, ed in particolare della ricerca scientifica e dei reagenti biotecnologici, applicate per studiare gli agenti infettivi – e di spiegare come la disponibilità di strumenti diagnostici innovativi, ma al tempo stesso di facile impiego, abbia aperto la strada alla cooperazione internazionale, attraverso il trasferimento tecnologico che ha permesso un uso estensivo degli stessi, anche “on site” in ambiti rurali, in quei Paesi in via di sviluppo e con poche risorse, dove malattie debellate nei Paesi più evoluti spesso costituiscono un problema ancora irrisolto, con importanti ripercussioni economiche e sociali.
 
Emiliana Brocchi, nata a Brescia nel 1954, da pochissimi giorni in pensione, è stata responsabile della struttura complessa Virus vescicolari e Produzioni Biotecnologiche presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia. Le linee di ricerca su cui si è focalizzata riguardano la produzione di anticorpi monoclonali, più recentemente integrata con la produzione di antigeni ricombinanti, utilizzati per lo studio e la caratterizzazione antigenica di svariati virus di interesse veterinario e per lo sviluppo di metodi diagnostici che traggono beneficio dalle loro proprietà, aprendo collaborazioni con numerosi Istituti di ricerca internazionali. Negli ultimi anni, anche in conseguenza dell'assegnazione del Centro di Referenza internazionale per l’Afta Epizootica, una malattia virale eradicata nella UE ma endemica in molti paesi del globo, ha partecipato a programmi di cooperazione internazionale in sostegno di Paesi terzi per il controllo della malattia, mettendo a disposizione competenze e kit diagnostici prodotti nel laboratorio di Brescia.