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LA MEDICINA COMPLEMENTARE (MC) IN LOMBARDIA: LIMITI E PROSPETTIVE
mer 29 gen, 2014

Riceviamo e volentieri pubblichiamo lo scritto del Dott. Sergio Perini

Si attendono i Vostri commenti.

Il Presidente: Dott. Ottavio Di Stefano

SSA UMAB
Osservazioni sul convegno organizzato a Milano il 1/3/2013 dal tema:
”la Medicina Complementare (MC) in Lombardia: limiti e prospettive”


Convegno organizzato dal GAT (Gruppo Approfondimento Tecnico) della Regione, ha visto relazioni molto significative su:

1-resoconto di un decennio di attività
2-un quadro di riferimento
3-Programmi e suggerimenti

L’Assessore alla Sanità Melanzini ha ribadito l’attenzione della nostra Regione sulle MC da oltre un decennio nei vari Piani Socio-Sanitari della Regione fin dal triennio 2002/04 riconoscendo l’importanza di una dialettica sempre più serrata tra MO e MC per dare una risposta adeguata alle richieste del 20% dei cittadini lombardi che si curano con le MC.

L’ex Procuratore di Milano A. Marra ha ribadito come il principio della autodeterminazione del cittadino viene prima di tutto per cui la richiesta di MNC avrà sempre maggiore spazio in campo medico.

 A. Liverani ha fatto un excursus del lavoro del GAT nato nel 2002 inerente: monitoraggio sulla metodologia della ricerca clinica, risultato delle ricerche attivate dalla Regione, difficoltà incontrate con i Comitati Etici di varie Aziende Ospedaliere, censimento sui medici e sulle strutture che lavorano nel settore delle MC, informazioni sulla popolazione. Elementi di criticità sono le resistenze psicologiche e culturali di una buona parte dell’ambiente medico, la mancanza di una rete dedicata e difficoltà di inserimento di MC nelle strutture ospedaliere.

E.Minelli ha rimarcato la stretta collaborazione in essere tra l’OMS e la Regione Lombardia sulle MC.

Molto interesse ha suscitato l’intervento di Peter Fischer, Direttore del Royal London Hospital for Integrated Medicine collegato alla prestigiosa University College London. Ha relazionato sulla importante attività clinica di integrazione con la MO soprattutto su pazienti con poli-patologie e sulla cronicità riportando al centro il paziente e non la malattia. Le MC hanno ridotto gli effetti collaterali dei farmaci ed hanno portato ad un reale risparmio economico nella gestione della malattia e della diagnostica strumentale. Ha rilanciato un concetto fondamentale che è il recupero dell’Arte della Medicina riacquistando la fiducia nella Medicina stessa sia da parte dei Medici sia da parte dei Cittadini.

GC. Fontana, Dirigente del settore Sanità della Regione, ha chiarito alcuni aspetti del recente Documento Stato-Regioni del 7/2/13 che finalmente introduce alcuni elementi precisi sulla formazione e sul controllo dei sanitari (medici, odontoiatri, veterinari, farmacisti) nel campo di 3 MC (Agopuntura, Fitoterapia, Omeopatia). Gli Ordini Professionali valuteranno i titoli dei singoli professionisti basandosi su 400 ore di formazione didattica e 100 ore di pratica clinica di cui 50 di tirocinio pratico. Formazione che può avvenire in Master universitari o in Corsi almeno triennali in Scuole riconosciute dalla Regione. Ogni regione darà un parere di conformità ai titoli che avranno valore su tutto il territorio nazionale.

L’accreditamento alle Scuole sarà validato dalla singola Regione.

Il Responsabile didattico della Scuola deve avere almeno 7 anni di docenza e 10 anni di esperienza clinica.

Ci sarà una fase transitoria di 36 mesi per poi esserci una adeguamento omogeneo su tutto il territorio nazionale.

Il Documento in discussione, una volta pubblicato in GU dovrà essere recepito da ogni singola Regione e vi sarà un’altra Conferenza Stato-Regioni per validare la formazione delle altre MNC già riconosciute dalla FnomCeo nel 2002.

A.Sparaco, dirigente dell’Ospedale Sacco di Milano, ha evidenziato ulteriori elementi di criticità quali; esclusione dai LEA delle MC con le ovvie difficoltà ad implementare MC in strutture ospedaliere, mancanza di una rete interna ed esterna, mancato rapporto con i MMG.

A.Laffranchi, oncologo dell’Istituto dei Tumori di Milano, ha comunicato l’utilizzo di MC in pazienti oncologici con risultati clinici inconfutabili.

F.Sammaciccia, presidente del CTS della Regione per le Discipline Bionaturali (DBN) , ha riferito del lavoro svolto in ambito di operatori sanitari non medici per creare omogeneità di comportamenti sia deontologici che metodologici con l’obiettivo di accreditare figure professionalmente garantite pur se ancillari ai medici in una logica di collaborazione. In Lombardia ci sono 1200 operatori di DBN con 120 Scuole di formazione.

U.Tamborini,Segretario dell’Ordine di Milano, ha ricordato la attenzione che l’Ordine di Milano ha sempre avuto nei confronti delle MC ancora prima del documento di Terni del 2002 e l’importanza che avrà sempre più l’Ordine dei Medici nel gestire questa problematica a partire dalla implementazione del documento Stato-Regioni del 7/2/2013 con l’obbligo di aprire i Registri delle 3 discipline in oggetto (Agopuntura, Fitoterapia, Omeopatia).

G.Broich, Direttore Generale di Azienda Sanitaria, ha rimarcato la necessità di inserire markers di risultato con assi di collaborazione scientifica coordinata da Università, IRCCS, Aziende Ospedaliere. Ha inoltre ipotizzato un futuro molto prossimo di aperture di strutture Pubbliche e Private nel settore delle MC.

Ha chiosato il Convegno PG.Spaggiari, fisico e medico, gestore di strutture sanitarie, cogliendo i molti stimoli del Convegno ribadendo la bontà di future scelte nel campo delle MC, campo dove da numerosi anni si è impegnato implementando studi e ricerche.


Dr Sergio Perini
Prof. a c. Università di Brescia per l’agopuntura
Direttore SSA UMAB

icon ACCORDO CONFERENZA STATO REGIONI - 7.2.2013