Le Pillole Green sono approfondimenti periodici che riguardano i "micro" interventi in ambito sanitario per contribuire a salvaguardare l’ambiente e il clima. Le Pillole sono a cura dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bergamo, con cui volentieri avviamo questa collaborazione.
Pillola n.22 "Odontoiatria, consigli per rendere lo studio dentistico ecosostenibile"
a cura di Antonio Bonaldi e Claudio Lupo (odontoiatra di Vicenza)
Le prestazioni odontoiatriche, come ogni altra attività sanitaria, determinano indirettamente l’emissione di gas serra e utilizzano materiali potenzialmente dannosi per la salute, come per esempio la plastica utilizzata per l’imbustamento dello strumentario(1). È quindi responsabilità del team odontoiatrico garantire alti standard di qualità e sicurezza delle cure e nel contempo impegnarsi a rendere l’attività più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Per avere un’idea dell’entità del fenomeno basti ricordare che un’otturazione, un trattamento endodontico o una protesi in acrilico producono una quantità di CO2e simile a quella emessa da un’auto che percorre rispettivamente 314, 496 e 1.237 Km(2). Inoltre, per ogni procedura di routine vengono utilizzati fino a 21 elementi di plastica che finiscono nei rifiuti e, almeno in parte, si disperdono nell’ambiente(3).
Che cosa possiamo fare?
Ci sono molti modi per ridurre l’impatto ambientale delle prestazioni odontoiatriche, ma il primo passo consiste nel prendere consapevolezza del problema e impegnarsi ad affrontarlo. A questo fine può essere utile rivedere, passo per passo, la propria attività e, laddove possibile, cambiare comportamenti e procedure usuali per renderli coerenti con i principi dell’economia circolare che consistono nel ridurre i consumi, riparare e riutilizzare i prodotti il più a lungo possibile ed infine recuperare e riciclare le materie prime. Accorgimenti, peraltro, che oltre a qualificare lo studio risultano convenienti anche dal punto di vista economico(4).
Ecco alcuni suggerimenti pratici adottabili in ogni studio dentistico.
• Prevenzione: ridurre la richiesta di prestazioni prendendosi cura dei propri denti è il modo migliore per mitigare l’impatto ambientale dei servizi odontoiatrici. A questo fine è necessario limitare il consumo di cibi e bevande zuccherate e lavarsi i denti almeno 2 volte al giorno, utilizzando preferibilmente spazzolini realizzati con materiali ecosostenibili.
• Riutilizzo: impiegare preferibilmente attrezzature, vassoi, cannule, frese e dispositivi medici che possono essere puliti, sterilizzati e riutilizzati, evitando, ove possibile, di ricorrere al materiale monouso.
• Scelta e acquisto di prodotti ecologici: se si escludono le emissioni generate dagli spostamenti dei pazienti e del personale per raggiungere lo studio dentistico, oltre il 50% della CO2e di uno studio dentistico è legato alla produzione, trasporto, utilizzo e smaltimento di prodotti commerciali(2). Occorre, quindi, riservare particolare attenzione a ciò che viene acquistato, avendo cura di scegliere prodotti biodegradabili (bicchieri), riutilizzabili (vestiario), privi di sostanze nocive, come per esempio i composti perfluoroalchilici (PFAS) e con pochi imballaggi. È bene, inoltre, rifornirsi preferibilmente da aziende locali e in possesso di idonee certificazioni ambientali.
• Gestione dei rifiuti: istruire il personale a raccogliere i rifiuti non contaminati da sangue o da materiale biologico (vetro, carta, plastica) in modo differenziato e avviarli al riciclo.
• Digitalizzazione: utilizzare sistemi digitalizzati per radiografie, cartelle cliniche e comunicazioni con i pazienti.
• Efficienza energetica: adottare sistemi di illuminazione, riscaldamento e raffreddamento a basso consumo. Scegliere apparecchiature efficienti dal punto di vista energetico e spegnerle quando non in uso.
• Trasporti: se possibile concentrare le cure nel corso della stessa seduta in modo da ridurre le emissioni associate ai trasferimenti dei pazienti.
Conclusioni
Rendere più sostenibile il proprio studio dentistico non richiede grandi investimenti. Si tratta in primo luogo di riconoscere l’importanza e l’urgenza del problema, parlarne con i collaboratori, informare i pazienti e introdurre da subito piccoli cambiamenti nella pratica quotidiana, attenendosi ai principi dell’economia circolare e alle crescenti raccomandazioni della letteratura e degli organismi scientifici internazionali(5).
__________________________________
1. Micro e nanoplastiche: dalla valutazione dei rischi a un’azione efficace di prevenzione. Salute Umana, Numero monografico 295, luglio-settembre 2024.
2. Carbon modelling within dentistry: towards a sustainable future. Public Health England - Centre for Sustainable HealthCare, 2018.
3. Martin N et al: Quantification of single use plastics waste generated in clinical dental practice and hospital settings. Journal of Dentistry 118, 2022.
4. Harford S et al: Sustainable Dentistry: how to guide for dental practices. Public Health England - Centre for Sustainable HealthCare, 2018.
5. Martin N et al: Consensus on Environmentally Sustainable Oral Healthcare: A Joint Stakeholder Statement - World Dental Federation 2022.
Foto di StockSnap da Pixabay